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Lievito di birra: fresco o secco? Dosi e differenze

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Lievito di birra: fresco o secco? Dosi e differenze
Lievito di birra: fresco o secco?

Il lievito di birra è quasi diventato un elemento irrinunciabile nella cucina di ogni persona. Viene utilizzato per diverse preparazioni, dall’impasto per la pizza alle brioche, per ricette dolci o salate. Ma quale tipo di lievito di birra è meglio utilizzare? Quello fresco che si trova nel banco frigo del supermercato, o quello secco in granuli?

Corrispondenza fra lievito di birra fresco e secco

Un panetto di lievito di birra fresco da 25 gr, corrisponde ad una bustina di lievito di birra secco da 7 gr. Questo vuole dire che il rapporto da tener presente nella conversione è di circa 3:1, (dove 3 è il lievito fresco e 1 il lievito secco). Se ad esempio, la ricetta indica 15 gr di lievito fresco, bisognerà calcolare 1/3 di questo peso per convertirlo in lievito secco, ovvero 5 gr. E viceversa.

Differenze tra i due tipi di lievito di birra

Il panetto di lievito di birra fresco di solito pesa circa 25 gr e va conservato in frigo. La scadenza, solitamente, è di circa un mese. Per utlizzarlo, basta scioglierlo con un po’ di acqua tiepida. Va utilizzato impasti che lievitano fuori dal forno: ciambelle, focacce, babà e pizza.

Il lievito secco, o liofilizzato ha una scadenza più lunga (fino ad 1 anno) e non necessita della conservazione in frigo, piuttosto richiede un ambiente asciutto e fresco. Per utilizzarlo, basta immergerlo in acqua tiepida con un po’ di zucchero e attendere che si formi una leggera schiuma. L’utilizzo è lo stesso del lievito fresco.

La scadenza

Bisogna prestare molta attenzione, in entrambi i tipi di lievito, alla data di scadenza. Man mano che si avvicina, il lievito perderà efficacia. Mai utilizzare un lievito scaduto, anche per non compromettere l’impasto.

Quanto tempo deve durare la lievitazione?

Per una buona lievitazione è sufficiente qualche ora, al caldo (magari sotto una coperta), per ottenere un impasto eccellente. Non di meno, alcuni preferiscono una lievitazione più lunga, che duri anche tutta la notte. In questo caso, l’impasto va riposto in frigo. La lievitazione in frigo dovrebbe durare 20-24 ore e la temperatura del frigo dovrebbe essere tra i 2 e i 4 gradi.

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