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Spreco meno verdure e trovo tutto subito: il mio metodo infallibile per organizzare il frigo una volta per tutte

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cucina frigo

È importante organizzare al meglio il frigo, solo così si sprecano meno cose e si trova subito tutto: ecco come fare. 

Ognuno di noi può avere un modo diverso di gestire le attività in casa e le varie provviste, a volte si agisce in maniera impulsiva, sulla base di quello che viene in mente in quel momento, ma c’è anche chi preferisce avere tutto sotto controllo, convinto che questa sia la scelta migliore. Ed effettivamente dovrebbe essere sempre così, anche se non sempre si riesce a trasformarla in realtà, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione del frigo.

Qui, infatti, tendiamo a riporre numerosi alimenti di vario genere, dalla frutta al latte, ma senza dimenticare formaggi, affettati ed eventuali altri cibi pronti che conserviamo in uno dei ripiani per poi cucinarli qualche ora dopo. A questo si possono aggiungere altre cose acquistate solo raramente, ma che ci attirano perché hanno un prezzo speciale o perché eravamo interessati a provarle. Insomma, il rischio concreto che l’elettrodomestico strabordi di cose c’è eccome. In realtà, non è così impossibile tenere tutto in ordine anche per i più distratti, basta seguire un metodo che può rivelarsi congeniale per tuti.

 

Le posizioni più adatte sono importanti

Il primo consiglio da seguire per organizzare meglio il frigo può sembrare banale, ma non lo è e consiste nel sapere quale sia il posto migliore per ogni cosa che tendiamo a mettere all’interno. Questo facilita certamente a trovarla quando ne abbiamo bisogno, ma permette anche di conservarla al meglio.

In basso dovrebbero stare frutta e verdura, poco più sopra si trova un ripiano adatto al fretto, per questo è consigliabile metterci carne e pesce, ovviamente quello che si desidera consumare in tempi rapidi, altrimenti andrà nel congelatore. Nella zona centrale dovrebbero invece trovare posto gli alimenti già cucinati insieme a salumi, sughi, verdure cotte, latticini e formaggi, mentre in alto si possono mettere conserve e uova. Esiste ovviamente anche un’anta laterale, questa può servire per cioccolato, salse, succhi e bottiglie.

L’utilità dei contenitori chiusi

Tanti possono avere l’abitudine di comprare cibi che finiranno nel frigo ben sapendo che il posto in genere non manca e riporli senza pensarci troppo. In realtà, questo è ovviamente vero solo in parte, lo spazio non è infinito se si tende ad agire troppo spesso in questo modo non si saprà più dove far stare gli alimenti. Non solo, c’è il rischio concreto che le cose acquistate qualche tempo prima finiscano in fondo senza che ce ne ricordiamo, per poi essere costretti a gettarle perché ormai scadute.

L’organizzazione può essere utile in casi simili, si possono quindi utilizzare una serie di contenitori rigidi per suddividerli per vari generi, magari con etichette che indicano cosa è presente all’interno. Si riesce così a trovarli più facilmente, ma soprattutto che ci siano contaminazioni di sapori tra alimenti differenti.

L’attenzione alle scadenze

Non avere un modo ben preciso di riporre le cose nel frigo porta ad avere alimenti che sono “depositati” all’interno da tanto, al punto da dimenticarsene e ritrovarli ormai scaduti. Proprio per questo l’organizzazione dell’apparecchio passa anche da un controllo accurato alle scadenze degli alimenti, così da evitare inconvenienti spiacevoli.

Questo problema riguarda ovviamente i cibi più deperibili, ovvero il latte fresco, lo yogurt, i formaggi, dove è presente una data entro cui un alimento va consumato. Al di là dell’indicazione sul prodotto, sarebbe bene non andare oltre i due o tre giorni, a condizione che la temperatura del frigo sia impostata correttamente a 4 °C, la confezione sia integra e non si presentino cattivi odori.

Il tipo di imballaggio fa la differenza

Se si vuole che i cibi si conservino al meglio è determinante anche riporli in un imballaggio che sia adeguato alla tipologia. Questo può avere un’incidenza non da poco sulla loro durata, per questo è bene tenere a mente alcuni principi ben precisi.

Carne e pesce andrebbero messi nell’alluminio, in grado di fare da schermo a luce e ossigeno, rallentando la degradazione. La plastica può invece essere utile per evitare che si diffondano batteri, ma consente anche che alcuni alimenti durino maggiormente, come è il caso di salumi e formaggi freschi e poco stagionati. In questo caso è fondamentale non lasciarla a contatto con fonti di calore, potrebbe esserci la fuoriuscita di sostanze che sono nocive.

Altrettanto utile può essere la carta, raccomandabile per la frutta e la verdura perché aiuta a mantenerle al meglio, ma allo stesso tempo le fa respirare. Si tratta di una soluzione che può essere adeguata per i formaggi, non a caso viene usata anche in gastronomia. Tante persone sfruttano anche i sacchetti antigelo, pratici per i cibi con parti molli, liquide o in polvere.

La gestione delle scorte

C’è un altro aspetto che dobbiamo sottolineare e che si può rivelare determinante in ogni casa, anche se può essere ritenuto “collaterale” rispetto all’organizzazione vera e propria del frigo. Il riferimento è a quello che si decide di acquistare quando si fa la spesa, ha davvero poco senso prendere tante cose, solo perché attirati da un’offerta o dal loro aspetto se sono superiori a quello di cui abbiamo bisogno.

La collocazione nell’elettrodomestico dovrebbe avvenire mettendo davanti quelli con scadenza breve o acquistati meno recentemente, in modo da garantire un’adeguata rotazione secondo il principio FIFO (First In First Out, ossia “chi prima entra, prima esce”). S